Un’estata calda in fatto di contributi e agevolazioni 🌞
Resto al Sud è la misura economica nata per sostenere la nascita e lo sviluppo di nuove attività imprenditoriali in Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna, Sicilia e nelle aree del cratere sismico del Centro Italia (Lazio, Marche, Umbria).
A chi è rivolto?
Le agevolazioni sono rivolte agli under 56 che:
- al momento della presentazione della domanda sono residenti nei comuni precedentemente elencati oppure trasferiscono la residenza in queste aree entro 60 giorni (120 se residenti all’estero) dall’esito positivo dell’istruttoria,
- soggetti che non sono già titolari di altre attività d’impresa dal 21/06/2017,
- soggetti che non hanno ricevuto altre agevolazioni nazionali per l’autoimprenditorialità nell’ultimo triennio,
- persone che non hanno un lavoro a tempo indeterminato e si impegnano a non averlo per tutta la durata del finanziamento.
L’incentivo si rivolge anche a:
- imprese costituite dopo il 21/06/2017
- imprese ancora da costituire (la costituzione deve avvenire entro 60 giorni – o 120 giorni in caso di residenza all’estero – dall’esito positivo dell’istruttoria)
Cosa finanzia Resto al sud?
Sono finanziabili:
- attività produttive nei settori industria, artigianato, trasformazione dei prodotti agricoli, pesca e acquacoltura,
- fornitura di servizi alle imprese e alle persone,
- turismo,
- attività libero professionali (sia in forma individuale che societaria).
Sono invece escluse le attività agricole e il commercio.
I fondi disponibili ammontano a 1 miliardo e 250 milioni di euro e la misura copre fino al 100% delle spese, con un finanziamento massimo di 50.000 euro per ogni socio richiedente, che può arrivare fino ad un massimo di 200.000 euro nel caso di società composte da quattro soci. Per le sole imprese esercitate in forma individuale, con un solo soggetto proponente, il finanziamento massimo è pari a 60.000 euro.
A supporto del fabbisogno di circolante è previsto un ulteriore contributo a fondo perduto: 15.000 euro per le ditte individuali e le attività professionali svolte in forma individuale, fino a un massimo di 40.000 euro per le società
Il contributo viene erogato al completamento del programma di spesa, contestualmente al saldo dei contributi concessi.
Spese ammissibili
Possono essere finanziate le seguenti spese:
- ristrutturazione o manutenzione straordinaria di beni immobili (massimo 30% del programma di spesa).
- macchinari, impianti e attrezzature nuovi,
- programmi informatici e servizi per le tecnologie, l’informazione e la telecomunicazione (inclusi siti web),
- spese di gestione (materie prime, materiali di consumo, utenze, canoni di locazione, canoni di leasing, garanzie assicurative) per un massimo 20% del programma di spesa.
Non sono ammissibili le spese di progettazione e promozionali, le spese per le consulenze e per il personale dipendente.
Le agevolazioni coprono il 100% delle spese ammissibili e sono così composte:
- 50% di contributo a fondo perduto
- 50% di finanziamento bancario garantito dal Fondo di Garanzia per le PMI.
Gli interessi sono interamente a carico di Invitalia.
Il programma d’investimento deve essere completato entro 24 mesi dalla concessione del contributo.
ESEMPIO 👉 Società con tre soci in target, spese ammissibili totali di 150.000 € (50.000 € per ciascun socio). Agevolazione di 75.000 € di fondo perduto e 75.000 €di finanziamento a tasso zero.
INOLTRE, si aggiungono 30.000 € (10.000 € per ciascun socio) di fondo perduto a supporto del fabbisogno di circolante. Si arriva quindi ad una agevolazione che, nel complesso, è pari 180.000 €, di cui 105.000 € di fondo perduto e 75.000 € di finanziamento a tasso zero.
SERVIZIO OFFERTO DA CENTRO SVILUPPO BREVETTI-CSB
CSB offre un servizio “chiavi in mano” nella preparazione della documentazione richiesta dal regolamento, inclusa la gestione della relazione con Invitalia (ad esempio per la richiesta di eventuali integrazioni) e il supporto conclusivo nella fase di rendicontazione finale. In particolare CSB, assieme ai suoi partner, si occupa:
- della definizione del piano d’impresa sotto l’aspetto finanziario, sulla base delle indicazioni dell’azienda, verificandone la necessaria sostenibilità aziendale, in coerenza con le necessità evidenziate dal regolamento di Invitalia,
- della progettazione del progetto d’investimento, incluso il business plan e, se necessario, una sintetica ricerca di mercato a supporto del piano di sviluppo aziendale,
- della formazione dei richiedenti il contributo che dovranno gestire il colloquio con Invitalia previsto da questa agevolazione.
Se hai dubbi, domande o richieste scrivici 😊